Laici
impegnati…
Siamo un’associazione di laici impegnati a vivere, ciascuno
“a propria misura” ed in forma comunitaria, l’esperienza
di fede, l’annuncio del Vangelo e la chiamata alla santità.
Crediamo che sia doveroso e possibile educarci reciprocamente alla
responsabilità, in un cammino personale e comunitario di
formazione umana e cristiana. Vogliamo essere attenti, come singoli
e come comunità, alla crescita delle persone che incontriamo
e che ci sono state affidate.
Donne e uomini
capaci di guardare con gioia al futuro
Giovanni Paolo II all'Incontro Nazionale degli Adulti di AC
"Adulti insieme pellegrini di speranza"
5 settembre 1998
Non da oggi
soltanto, voi siete in cammino
“Il vostro
è un lungo pellegrinaggio, che ha attraversato la storia
di questo paese venendo da lontano. (...) Quanti uomini e donne
ricchi di santità hanno segnato il vostro cammino! (...)
Sono uomini e donne di ieri che hanno posto il seme perché
voi, adulti di oggi, siate pronti ad assumere le vostre responsabilità
di fronte a questo difficile ed affascinante presente. Vi esorto
a continuare nel vostro impegno di essere pellegrini di speranza
solleciti per le sorti di ogni donna e di ogni uomo che incontrate
sulla vostra strada. A tutti sappiate indicare Gesù Cristo
quale amico e consolatore di ogni umana miseria e come trascendente
Signore della storia”.
Adulti si
diventa
L’essere adulti
non è una condizione che si acquisisce semplicemente con
l’età. E’ piuttosto una identità che va
formata entro l’ambiente in cui si è chiamati a vivere,
avendo saldi punti di riferimento. L’essere Cristiani adulti
è una vocazione che va riconosciuta, accolta ed esercitata.
"Voi
percorrete gli itinerari della storia insieme"
"Questo vostro
associarvi è stato riconosciuto dal Magistero come una forma
di ministerialità per la Chiesa locale, al fine di servirla
nella diocesi e nella parrocchia, come anche nei luoghi e nelle
situazioni in cui le persone vivono la propria esperienza umana...
rafforzando il primato della vita spirituale, siete chiamati a recare
il vostro contributo all'edificazione della chiesa come "casa
che vive in mezzo alle case dei suoi figli e delle sue figlie"
(Christefidelis Laici, 26).
Occorre, per questo, impegnarsi ad essere una casa viva, dove ogni
membro si sente parte di un'unica famiglia. Ciascuno dovrà
portare i propri doni, le proprie competenze. Nessuno deve sentirsi
inutile o di peso, giacché ad ognuno il Signore assegna un
compito. La Chiesa diventa ricca di energia apostolica quando questi
doni particolari sono posti al servizio di tutta la comunità".
"In questo si esprime la vostra missionarietà":
Costruire
la Chiesa e annunciare il Vangelo
"Il vostro aggregarvi all'Azione Cattolica sia inteso come
servizio alla crescita della comunione ecclesiale come organica
solidarietà tra tutti i componenti della chiesa locale con
il compito di adoperarvi con tutte le vostre forze a che si rafforzi
sempre più la comunione tra tutte le Chiese che sono in Italia
e fra queste la Chiesa di Roma, che presiede alla carità.
E' nella natura stessa della vostra Associazione il legame inscindibile
con la Gerarchia, con il successore di Pietro in particolare. Già
il Concilio Vaticano II aveva assegnato all'Azione Cattolica un
ruolo necessario per l'implantatio ecclesiae e lo sviluppo della
comunità cristiana (Ad gentes, 15). Ciò significa
per voi, oggi, riappropriarvi di quella missionarietà necessaria
anche per le Chiese di antica cristianità. Come ho detto
nella Redemptoris missio, ci sono interi gruppi di battezzati che
hanno perso il senso vivo della fede o addirittura non si riconoscono
più come membri della Chiesa, conducendo un'esistenza lontana
da Cristo e dal suo Vangelo (n.33)".
Fare cultura
e operare per il bene comune
"La vostra formazione sia sempre più attenta ed aperta
ai problemi che la società oggi pone. E sia capace di creare
quella cultura politica che opera sempre e comunque per il bene
comune e la salvaguardia dei valori. Una cultura che sappia ripartire
dalla vita umana".
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