di Don Sandro Guerriero (Assistente Unitario)
Sì, è tempo di esercizi … spirituali, cioè un periodo dedicato ad esercitare il nostro cuore ad incontrare il Signore per offrire a Lui, desideroso di abitare la nostra storia, una stabile dimora.
In tante occasioni abbiamo espresso il desiderio di vivere un tempo intenso e originalissimo in cui ci viene fatto dono di scoprire la bellezza straordinaria della vita; tutto questo è fondamentale per ciascun aderente o simpatizzante dell’Azione Cattolica e, direi ancor più, per ogni responsabile educativo ed associativo sia parrocchiale che diocesano.
Riferita agli esercizi spirituali, mi piaceva riportare la bella immagine proposta dal nostro assistente nazionale Mons. Mansueto Bianchi: “Tempo di immersione in cui si può vedere l’erba dalla parte delle radici”.
Carissimi, siamo bravi (molto) a programmare la vita associativa e personale guardando lontano, soprattutto le attività estive! Perché non pensare di dedicarci personalmente un tempo per riappropriarci della ricchezza del quotidiano incontrando personalmente Colui che nulla rende banale?Ricordate la parabola del seminatore? Dio non si stanca mai di seminare anche quando siamo terreno arido, duro e spinoso; non perché si diverta a sciupare la sua parola, ma perché sa che il terreno del nostro cuore può cambiare e diventare più accogliente. Questa è la differenza tra il suo modo di educare e il nostro. Lui dà fiducia sempre, non ha paura di perdere tempo e sprecare energie; mentre noi calcoliamo e selezioniamo il terreno. Forse dovremmo avere più coraggio anche noi e imitarlo: seminare la sua parola, il suo messaggio di amore e di fiducia, anche là dove il terreno appare inadatto.
Il tempo degli esercizi spirituali diventa quindi il tempo in cui accogliere il seme della Sua parola preparando un terreno fertile.
Siamo certi che tutto quello che viene seminato di autentico nel cuore delle persone, anche quando sembra inefficace e lo è per un certo tempo, va a depositarsi in profondità, mette radici in qualche zona di quel misterioso terreno che è il cuore umano. I sassi, la strada, i rovi possono certo ostacolare lo sviluppo di quei semi, ma non c'è terreno, per quanto inadatto, che non lasci aperto almeno uno spiraglio
Che il Signore ci conceda la grazia di imparare a vedere la nostra storia con i Suoi occhi misericordiosi e riscoprire la bellezza di affondare le radici nella terra del Regno, nella persona di Gesù radicandoci sempre più in Lui, vedere l’erba dalla parte delle radici.