Il tema individuato dal Consiglio Diocesano per l’Assemblea annuale è quello del Bene Comune inteso come esercizio continuo di responsabilità, al fine di promuovere il «bene di ciascun uomo e di tutto l’uomo» attraverso un atteggiamento concreto di attenzione alla persona in ambito sociale, ecclesiale, associativo.

Questo terzo anno del triennio, dedicato all’attenzione per la città e al Bene Comune, ci spinge ad andare verso i «crocicchi delle strade», a farci compagni di viaggio e a porci in ascolto di quanti incontreremo.
In cammino con tutta la Chiesa e con tutta l’Azione Cattolica Italiana, vogliamo contribuire ad avviare quei processi necessari alla realizzazione di un nuovo umanesimo, fondato sull’Umanità di Gesù, che riveli ad ogni persona la piena verità di se stessa e il destino di felicità cui è chiamata.

Cosa
Dal Convegno Ecclesiale di Firenze ci giungono importanti sollecitazioni e si snodano numerose piste. Tra queste, alcune ci provocano in modo forte e diventano metro di misura dello stile dell’Azione Cattolica che, come dice il nostro Statuto, è caratterizzato dalla «centralità della persona»:

•  la convinzione che l’incontro testimoniale con altri debba avvenire sempre «volto a volto e volta per volta»;
•  la concretezza come chiave di volta rispetto a ciò che nega l’uomo (il dis-umano) e a ciò che vede l’uomo come limite (il trans-umano) in favore del “crescere cum”, dell’essere “con” e “per” le persone;
•  la sinodalità come strada maestra per inaugurare un movimento in uscita creativo e innovativo «con libertà, dentro un orizzonte di comunione»;
•  il «trasfigurare» come opera comunitaria di uomini e donne capaci di far emergere la bellezza che c’è nelle diverse situazioni di vita, perché a loro volta si lasciano trasfigurare dal Signore;
•  la necessità di educarsi ad un’intelligenza della liturgia: fare della nostra vita una liturgia e celebrare liturgie che parlino alla vita;
•  recuperare una presenza laicale significativa, cristiani impegnati, laici formati e capaci di presentare alle comunità «l’Ordine del Giorno del mondo, con uno sguardo globale e un agire locale», per contribuire ad una Chiesa che si fa Popolo ed è vicina al Popolo in fraternità, capace di cura e di tenerezza per «sanare l’umano».

In vista dell’Assemblea Diocesana desideriamo fare il “punto della situazione” rispetto ad alcune scelte fondamentali che ci caratterizzano come Azione Cattolica, facendoci «scomodare dall’altro», prestando ascolto anche a ciò che è «soltanto sussurrato».

Come
L’Assemblea vedrà i delegati coinvolti in attività organizzate intorno a quattro parole-chiave: momenti di ascolto; dialogo; produzione di materiale attraverso cui esprimere pensieri, emozioni, desideri; condivisione di quanto scaturito dal percorso pre-assembleare parrocchiale.
Durante la riunione in plenaria, si proseguirà la condivisione e ci confronteremo con Nico Chirico, del Centro Nazionale, il quale ha fatto parte della commissione del Settore Giovani per il Bene Comune e proviene dall’Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova, realtà particolarmente attenta a questa dimensione.
Per il percorso pre-assembleare abbiamo individuato quattro parole-chiave (Interiorità, Relazione, Concretezza, Città). La riflessione avverrà come sempre a vari livelli: nel Consiglio Diocesano, nei Consigli parrocchiali, nei gruppi, secondo un movimento che dal particolare va all’universale, da ciò che accade dentro di noi passa ad analizzare le dinamiche che esistono intorno a noi.

Per ciascuna parola avete già ricevuto una scheda da cui partire (e che alleghiamo nuovamente) e ora aggiungiamo alcuni riferimenti (bibliografia, emerografia, filmografia, sitografia) per approfondire.

L’Assemblea come espressione della scelta democratica dell’associazione
Quello dell’assemblea annuale, a tutti i livelli, rappresenta un momento importante per la vita dell’associazione.
Come ci ricorda l’Atto Normativo Diocesano al capitolo 4, art. 21 e al capitolo 5, art. 26, l’Assemblea Diocesana «è convocata in via ordinaria una volta l’anno» e quella parrocchiale «si riunisce almeno due volte durante l’anno».
Sappiamo che la scelta democratica dell’Associazione trova la sua massima espressione proprio nell’Assemblea durante la quale, ogni tre anni, si individuano le linee programmatiche dell’associazione e, di anno in anno, si fa il punto del cammino svolto focalizzando gli aspetti prioritari a breve termine che impegneranno responsabili e soci, adulti, giovani, ragazzi.
Tanto più la partecipazione all’assemblea sarà costruttiva, quanto più l’avremo fatta precedere da uno studio personale, da una riflessione condivisa e da un confronto ad ampio raggio: in consiglio e nei diversi gruppi.
Il materiale che trovate in allegato, non esaustivo del tema, vuole offrire spunti perché l’Assemblea diocesana possa essere un momento in cui ciascun partecipante e ciascuna associazione possa sentirsi parte attiva chiamata a costruire insieme con altri il cammino associativo, a partire dagli obiettivi contenuti nel documento programmatico diocesano (in particolare il quarto capitolo, tutto dedicato alla responsabilità verso il mondo e all’attenzione al bene comune) e sollecitati da quanto l’esperienza ecclesiale e la vicenda civile ci propongono.

Invitiamo tutti i consigli parrocchiali a:

• individuare momenti ad hoc per coinvolgere e formare tutti i componenti dei gruppi sul tema dell’assemblea;
• produrre una sintesi del lavoro svolto e delle riflessioni che emergeranno attraverso la modalità che si riterrà adatta (es: un cartellone, un articolo, una foto ...) da portare il giorno dell’Assemblea.

E’ molto bello per noi sapere che diversi consigli parrocchiali stanno già programmando il percorso che, subito dopo le feste, coinvolgerà tutti i gruppi in vista dell’assemblea.
Certi dell’entusiasmo con il quale parteciperemo all’appuntamento diocesano, vi salutiamo felici di incontrarvi presto volto a volto!

La Presidenza Diocesana

I MATERIALI 

Materiali Assemblea Diocesana 2016