Le elezioni del
18 aprile 1948
Le elezioni per la Costituente del '46 e quelle politiche per
il primo Parlamento del 18 aprile 1948, furono caratterizzate da un marcato
intervento della Chiesa e delle sue organizzazioni sul terreno politico.
Tutto il mondo cattolico venne
mobilitato e la capillare struttura organizzativa dell'AC e di altre associazioni
divenne supporto all'azione dei "Comitati Civici" per sensibilizzare
gli elettori sull'importanza del voto e per calamitare il consenso intorno
al partito della Democrazia Cristiana
Luigi Gedda, ai vertici dell'Ac
di quegli anni, fu uno dei principali promotori dei Comitati Civici.
I Comitati Civici perderanno a poco a poco di significato fino a quando il
Concilio Vaticano II porterà un profondo ripensamento sul ruolo dei
cattolici nella società.
Con la scelta religiosa, si ridefiniranno anche i rapporti tra AC e politica.
'FU L'INIZIO DEL COLLATERALISMO
Quel massiccio impegno, che doveva restare limitato a quel momento, era motivato
dall'eccezionalità della posta in gioco: si metteva in evidenza soprattutto
il pericolo, in caso di una vittoria dei comunisti, allora dichiaratamente
antireligiosi, di far entrare l'Italia nell'orbita dell'URSS.